Anacleto Flori
Noi della Mobile
Alla scoperta di un team di poliziotti della questura di Pistoia sempre pronto a intervenire
Le prime luci dell’alba si intravedono appena dietro le montagne dell’appennino toscano quando sul telefono del capo della Squadra mobile di Pistoia, Antonio Fusco, arriva la prima telefonata della giornata: nella notte c’è stata una rapina in villa e i proprietari sono stati legati e picchiati. Poiché il procuratore vuole al più presto un rapporto sull’accaduto, c’è solo il tempo di ritrovarsi tutti in ufficio e di correre sul posto. «Ogni tanto succede di essere buttati giù dal letto e di iniziare la giornata in questo modo – racconta il vice questore Fusco, napoletano di nascita ma pistoiese di adozione – per fortuna si tratta di situazioni poco frequenti anche perché qui a Pistoia non ci sono grandi fenomeni criminali e l’impegno principale è quello di controllare il territorio e mantenere la città “sana”». Un’ attività che può contare, in tutto, su una ventina di operatori organizzati in 5 sezioni: criminalità organizzata e straniera, reati contro la persona e i minori, reati contro il patrimonio, antidroga e, infine, segreteria. Questo puzzle di immagini, aneddoti e storie di indagini è forse il modo migliore per raccontare, sinteticamente, tutto quello che può capitare in una giornata di lavoro a chi sceglie di entrare a far parte della... Squadra.
Tutti al briefing
Se la notte è trascorsa tranquilla e non ci sono state chiamate, quello del briefing è un appuntamento quotidiano imprescindib