Silvana Ferroni*
Storia di una... passione profonda
60 anni a 60 metri di profondità dal 1958: ripercorriamo l’attività dei nostri sommozzatori attraverso le principali operazioni
“Caelum nostrum incipit ubi vestrum desinit”, il motto dei sommozzatori della Polizia di Stato non può non catturare l’attenzione dei più: a sessanta metri, in mezzo all’oscurità, l’orizzonte di questi uomini è differente dal nostro. Impegnati in ricerche, recuperi, soccorsi e operazioni di polizia giudiziaria i sommozzatori nei sessanta anni dalla loro istituzione hanno attraversato tutta l’evoluzione e la sperimentazione dell’immersione subacquea, che è passata anche dal loro lavoro sul campo.
Istituita nel 1958 per volontà del generale ispettore del Corpo delle guardie di pubblica sicurezza Sabatino Cesare Galli, la specialità dei sommozzatori risponde all’esigenza di dotare i reparti della polizia marittima di elementi esperti nell’uso dell’autorespiratore e capaci di operare in tutte quelle situazioni che richiedono indagini o interventi in acqua o, comunque, in ambienti privi o scarsi di ossigeno. Vengono così emanate le norme per l’attuazione del primo corso per brevettare i sommozzatori. Il 20 luglio del 1958, venticinque guardie si apprestano ad affrontare le selezioni per accedere al corso: ne restano soltanto dieci che iniziano la formazione presso il Comsubin del Varignano, unica scuola militare in Italia abilitata alla preparazione, formazione e specializzazione del personale militare subacqueo.
Il 16 dicembre del 1958 tutti gli allievi ricevono il brevetto dal comandante di Maricensubin, il capitano di vascello Luigi Faggioni, medaglia d’oro al valore militare, e il 6 gennaio 1959 le guardie sommozzatori sono presentate a Roma al generale ispettore del Corpo, Sabatino Cesare Galli e al capo della Polizia, Giovanni Carcaterra. Pochi giorni dopo, l’11 gennaio, è istituita, sotto la direzione del maresciallo “padrone di mare” di ps, Guido Tramontano, la Sezione sommozzatori, inquadrata nel 1° Nucleo specialisti e alloggiata presso la caserma “Alessandro Saletti” di La Spezia. Nello stesso anno si tengono il 2° e 3° corso della specialità e da quest’ultimo escono i primi due ufficiali sommozzatori; contempo