Susanna Carraro
Occhi aperti
REGNO UNITO
Anticipare un errore umano alla guida di un’automobile, o addirittura davanti alla cloche di un aereo, presto sarà possibile grazie alla sorprendente scoperta di alcuni ricercatori dell’Università di Nottingham: la temperatura cutanea del viso, in particolare a livello del naso, è una sorta di campanello d’allarme e indica con estrema precisione se il nostro cervello sia in condizione di “sovraccarico” e quindi privo della concentrazione necessaria a svolgere una determinata attività fisica o mentale. È la termografia facciale a dimostrarcelo, un metodo di misurazione della temperatura del viso in tempo reale, mediante una macchina fotografica a raggi infrarossi. Era già noto che, in situazioni di stress, le frequenze cardiaca e respiratoria aumentano e le pupille si dilatano: quel che si ignorava era che in queste condizioni il cervello si surriscalda, parallelamente al naso che, invece, si raffredda. Sebbene i ricercatori non abbiano ancora dato una spiegazione a tali fenomeni, la scoperta potrebbe rivelarsi molto utile, soprattutto per quei settori nei quali la sicurezza è determinante, consentendo di minimizzare i rischi. Se mediante tale tecnologia, ad esempio, si riscontrasse che un controllore di volo è sottoposto a ritmi di lavoro troppo elevati, le sue mansioni potrebbero essere riviste e per mantenere la sua performance ai livelli più alti si potrebbe dimin