Luca Scognamillo e Mauro Valeri

Identità civile

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Il lavoro di squadra che ha portato alla realizzazione dei nuovi distintivi di qualifica

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Elevazione del titolo di studio per l’accesso alla qualifica iniziale del ruolo di base, introduzione di una carriera aperta dalla base e istituzione di nuove figure apicali con maggiori responsabilità (assistenti capo, sovrintendenti capo e sostituti commissari coordinatori) e caratterizzazione dei ruoli degli ispettori e delle carriere dei funzionari a sviluppo, rispettivamente, “direttivo” e “dirigenziale”: queste alcune delle novità introdotte nell’ordinamento del personale della Polizia di Stato in attuazione della revisione dei ruoli, di cui al decreto legislativo n. 95 del 29 maggio 2017. Nell’opera di riorganizzazione però mancava ancora un tassello: la riforma dei distintivi di qualifica. E aggiungere questo tassello non è stato né semplice né immediato. Da settembre dell’anno scorso, infatti, è stata istituita una specifica Commissione di lavoro, di studio e operativa, presieduta dal vicecapo della Polizia, Alessandra Guidi, per trovare soluzioni nuove partendo anche dall’attenta osservazione di ciò che era stato realizzato dalle polizie a ordinamento civile nel mondo. Ad affiancarla i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, quelli della Direzione centrale per gli affari generali, della Direzione centrale per le risorse umane e della Struttura di missione per l’attuazione dei ruoli. È il capo della Polizia, Franco Gabrielli, ultimati i lavori della Commissione, ad annunciare il prossimo cambiamento dei distintivi di qualifica: «A 37 anni dal varo della nuova polizia, la Polizia di Stato, abbiamo ritenuto che fosse arrivato il tempo per la nostra Amministrazione, che come sappiamo è un’amministrazione civile ad ordinamento speciale, di lasciare i segni distintivi che orgogliosamente appartengono a una tradizione militare ma che con la nostra storia hanno meno attinenza. Abbiamo messo in campo i nostri saperi, le nostre passioni. Abbiamo messo intorno al tavolo i colleghi delle organizzazioni sindacali, i colleghi che rappresentano le articolazioni dell’Amministrazione che sono chiamate a svolgere primariamente questi compiti e lo abbiamo fatto senza bilancino, senza tener conto di quale fosse il rapporto tra le organizzazioni sindacali e l’Amministrazione perché in questo contesto non esistono divisioni, non possono esistere divisioni. Lo abbiamo fatto anche avvalendoci del sapere di un esperto (l’araldista Michele D’Andrea, ndr), perché quando si mette mano a segni così importanti affinché colgano fino in fondo il nostro essere polizia, il nostro essere Amministrazione civile, è necessario affidarsi anche al sapere di chi ci può indirizzare correttamente». Il cambiamento dei distintivi è passato anche attraverso la consultazione dei poliziotti che hanno potuto partecipare al sondaggio proposto sul portale Doppiavela per esprimere il loro gradimento dei nuovi ”gradi”. Ai poliziotti è stato anche chiesto di scegliere se il distintivo che identifica la prima qualifica, quella di agente, dovesse essere caratterizzato, al di sopra dell’aquila dorata, dal plinto araldico (la cosiddetta barretta) di colore rosso o ne dovesse essere privo. La scelta è ricaduta sulla seconda soluzione evidenziando così la volontà che il plinto rappresentasse l’esperienza acquisita sul campo. Presente in tutti i distintivi è, invece, l’aquila dorata che torna oggi ad avere le ali spiegate richiamando così quella adottata per la prima volta nel 1919 e di cui ricorrerà il centenario l’anno prossimo. Questo forse è il simbolo che più di ogni altro rappresenta la Polizia di Stato, avendone accompagnato le vicende dalla nascita fino ai giorni nostri. Le leggere variazioni della postura e le diverse combinazioni con altri elementi permettono di identificare i diversi ruoli e le funzioni ma lei è sempre presente, ornata sul capo dalla corona murata di 5 torri simbolo dell’ordinamento repubblicano. Aquila che, come la Polizia di Stato, è riuscita a mantenere la propria identità pur innovandosi nel tempo.

06/04/2018