Nello Colombo*
Opulenta e operosa
Al vertice per vivibilità e tenore di vita Sondrio può contare su una capillare attività di prevenzione e controllo del territorio
Città a misura d’uomo, Sondrio, incastonata nel cuore delle Alpi. Un trabucco di case sciorinate sui declivi morenici dell’ultima glaciazione, lungo il corso dell’Adda solcato dal Mallero infido, o inerpicate per l’erta selvaggia che da Scarpatetti conduce all’antico maniero del Masegra che da secoli veglia dall’alto tra vigneti terrazzati vermicolanti al sole e un dedalo di viuzze sterrate. Terra di conquista e confine, dai cento campanili che svettano al cielo pomposi o cadenti nell’uggia del tempo, sfuggita alle elvetiche brame dei vicini Grigioni, crocevia delle potenze plutocratiche della Guerra dei Trent’anni, funestata da frane e alluvioni, e dal “castigo del cielo”, quel morbo malefico della peste a cui sfuggì solo un pugno di sopravvissuti, in un secolo buio popolato da streghe condannate al fuoco purificatore o bandite in esilio. Sulle ceneri di quello che tanti definirono, con un infelice ossimoro, Il Sacro Macello, la Val di Teglio nel tempo seppe però sollevarsi acquisendo dignità e fortuna. E ora, serena e tranquilla, alacre e produttiva, Sondrio ha raggiunto la parsimoniosa opulenza della gente di montagna ospitale e di poche parole che ha fatto la sua fortuna con la sua storia millenaria, le rinomate località turistiche e termali, l’eccellenza enogastronomica trainata dalle mitiche scarellatrici del re pizzocchero. Ma anche le sue sagre e fiere paesane, il Wine Trail in corsa tra i vigneti, in lizza fino al cielo, i Palazzi nobiliari e le fonde cantine in cui bresaola e formaggi d’alpeggio la fanno da padrone. Capitale dell’ambiente, Sondrio, col suo Parco dello Stelvio, quello delle Orobie, i polmoni verdi dei suoi parchi, le monumentali cattedrali delle centrali idroelettriche d’alta quota, il “Festival Internazionale dei Parchi” con i film dei più grandi documentaristi al mondo, i suoi eroi negli sport di montagna. Oltre alle stagioni lirico-sinfoniche degli Amici della Musica di Sondalo e del Cid, le incursioni nel mondo Rock e Jazz, la Stagione di Danza e Teatro col fior fiore degli artisti contemporanei. Tanti tasselli che le sono valsi il primato o comunque i vertici della classifica sulla qualità della vita in Italia, legata alla salubrità della Valle, all’alto tenore di vita grazie alla laboriosità della gente e a lungimiranti imprenditori di piccole e medie imprese di grande caratura che ruotano intorno a due gruppi bancari di autorevole sostegno come la Banca popolare di Sondrio e il Gruppo credito valtellinese. E c’è ancora una Sanità all’avanguardia, un settore scolastico di alta professionalità volto all’innovazione, ma soprattutto una percezione di sicurezza tra le più alte in Italia. E in questo ogni città è la sua questura.
L’attualità
«Non basta il senso civico, la bassa propensione a delinquere per mantenere quel senso di sicurezza che infonde benessere nella cittadinanza – spiega il questore Gerardo Acquaviva, uomo di Stato ma anche tessitore di eventi di rilevanza socia