a cura di Valentina Pistillo

Terrorismo: Pre Attack Indicators

CONDIVIDI

news 11-17

Sulla prevedibilità zero del nuovo terrorismo e il suo spontaneismo ispirato al manuale di Al Baghdadi si è soffermato il ministro dell’Interno Marco Minniti, introducendo il convegno sul progetto Pin’s, Pre attack indicators, il 26 ottobre al Viminale. In questa situazione complessa, il progetto è un articolato modello  per la formazione delle forze del’ordine  che  attinge alle nuove scienze del campo psicologico, come la neurolinguistica, ma punta anche allo sviluppo della capacità emotiva di reazione. «Gli indicatori di sospetto sono dati dalla postura e dagli atteggiamenti di possibili terroristi», evidenzia Massimo Picozzi, responsabile scientifico del progetto, mentre per Vittorio Rizzi, a capo della direzione centrale anticrimine: «occorre essere capaci non tanto di guardare quanto di vedere il senso profondo di una scena per essere pronti in un “blink”, in un battito di ciglia». Questo aspetto emotivo è stato testimoniato dal maggiore dell’Esercito Federica Luciani, artificiere in Afghanistan: alcune tragiche esperienze hanno reso acuta la sensibilità nelle situazioni di rischio per lei e per i suoi commilitoni. Maurizio Vallone, direttore del Servizio controllo del territorio, ha invece riportato gli importanti risultati di “Ultimo miglio“ operazione a grande impatto per il controllo di migliaia di autoveicoli per prevenirne l’utilizzo a fini terroristici, come a Nizza o Barcellona. In conclusione il capo della Polizia, Franco Gabrielli, ha ribadito come il prezioso ausilio della scienza debba trovare operatori motivati e concentrati perché dal loro portamento dipende la percezione di sicurezza anche dei cittadini. 
Roberto Donini

INTERPOL
86^ ASSEMBLEA

Il 26 settembre si è tenuta a Pechino l’Assemblea generale dell’Organizzazione internazionale della polizia criminale (Interpol). Cooperazione globale per l’ applicazione della legge da parte delle forze dell’ordine, il tema discusso in quattro giornate, dai funzionari delle varie polizie, i capi dell’Interpol insieme alle agenzie internazionali interessate, provenienti da 190 Paesi e regioni. Presente una delegazione del Dipartimento della pubblica sicurezza, guidata dal vice capo prefetto Antonino Cufalo, direttore centrale della polizia criminale, dal generale dei Carabinieri Paolo D’Ambola, direttore del Servizio per la cooperazione internazionale di polizia (Scip), dal consigliere ministeriale Gennaro C

...


Consultazione dell'intero articolo riservata agli abbonati

07/11/2017