Federico Scotti*
Questione di algoritmi
Ecco gli strumenti utilizzati da social e motori di ricerca per ottimizzare le informazioni private fornite dagli utenti
S
pesso non ci facciamo caso, ma la tecnologia non è altro che la risposta pratica a un problema reale.
E con i problemi reali l’uomo ha cominciato a farci i conti fin dall’alba della sua esistenza. Prima bastava l’istinto, l’eredità atavica della specie. Ma a un certo punto le ruote hanno cominciato a girare, le leve a moltiplicare la forza disponibile per sollevare, il fuoco a illuminare e a cuocere.
Abbiamo scoperto che potevamo contare sull’aiuto degli oggetti o degli elementi per superare delle difficoltà, per renderci la vita migliore.
Visto il notevole vantaggio rispetto a tutti gli altri animali, ci siamo evoluti sempre di più, fino a innalzare la nostra specie al livello di essere senziente. Dal punto di vista del mondo animale ci siamo trasformati in veri supereroi, capaci di fare cose non solo impossibili per gli altri esseri viventi, ma anche impensabili. Ci siamo dati, per così dire dei superpoteri. Ma come molti sanno, da maggiori poteri derivano maggiori responsabilità, e così sono nate quelle leggi che ci permisero di usare le nostre capacità solo in relazione ai benefici che ne potessimo trarre, tenendo sempre conto delle conseguenze: non si può bruciare una foresta solo per fare luce in una notte buia.
In pratica, le leggi e le convenzioni