a cura di Cristina Di Lucente

Per non dimenticare

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Roma. Una rievocazione a più voci della Shoah, passata attraverso il ricordo di tre grandi figure di Giusto fra le Nazioni: Giorgio Perlasca, Angelo De Fiore e Giovanni Palatucci. È l’Ancri (Associazione nazionale cavalieri al merito della Repubblica italiana), che ha promosso questo importante appuntamento lo scorso 31 marzo, alla Sala del cenacolo della Camera dei deputati, un convegno dal titolo “La storia maestra di vita. L’esempio dei Giusti tra le Nazioni”, per proseguire l’impegno a non dimenticare l’orrore dello sterminio del popolo ebraico e delle leggi razziali; un impegno volto anche a mantenere viva la memoria di quanti, a causa delle proprie idee e della propria fede religiosa, hanno subito la deportazione, la prigionia e la morte nei campi di concentramento, ma anche di tutti coloro che si sono opposti al progetto di sterminio e hanno contribuito a salvare le vite di tante persone, anche a rischio della propria. 

I lavori del convegno sono stati moderati dall’ex prefetto di Pisa Francesco Tagliente, delegato nazionale per i rapporti istituzionali dell’Ancri e figlio di Donato, un soldato che, per essersi rifiutato di collaborare con i tedeschi, fu internato in condizioni disumane. Hanno partecipato all’evento  ospiti e personalità del mondo culturale, istituzionale e religioso come Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane, che ha sottolineato come «la difesa dei valori fondamentali di libertà, democrazia, uguaglianza e rispetto dei diritti umani sia la preziosa eredità dell’Europa dopo la Seconda guerra mondiale».

Numerosi i momenti di intensa commozione nel corso dell’evento, tra questi sicuramente la testimonianza di Pietro Terracina, sopravvissuto al più grande campo di concentramento messo in piedi dalla macchina di sterminio nazista, Auschwitz, dove sono state uccise almeno un milione e centomila persone. Il racconto del suo viaggio negli abissi più profondi della crudeltà dell’uomo è stato ascoltato nel silenzio assorto di tutti.

La chiusura del convegno, a cui ha partecipato anche il prefetto Filippo Dispenza, direttore centrale per gli Affari generali, e il questore di Roma Guido Marino, è stata riservata alle testimonianze dei familiari dei Giusti tra le Nazioni, che mettendo a rischio la propria vita riuscirono a salvare migliaia di persone destinate alla deportazione. Franco Perlasca ha raccontato la straordinaria vicenda

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12/05/2017