Luca Scognamillo

Insieme con Desirée

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Inaugurata all’ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino una sala multimediale con sistemi di connessione dedicata ai malati costretti all’isolamento, realizzata grazie all’Associazione donatori e volontari personale Polizia di Stato

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Desirée aveva circa quindici anni quando ha iniziato a combattere contro la leucemia mieloide acuta. Era il 2006 e una terribile malattia l’aveva strappata dalla sua spensierata vita di adolescente per vivere dentro una corsia di ospedale, in isolamento e in attesa di un trapianto di midollo osseo. Sono passati un po’ di anni e per fortuna Desirée sta bene e ha una vita normale. Si è lasciata alle spalle un percorso di dolore anche grazie alla generosità della sorella che le ha donato il midollo e dei donatori del sangue necessario per l’operazione. Tra questi i poliziotti di Avellino, la sua città. È stata quindi una straordinaria emozione ascoltare la testimonianza di speranza e di coraggio dalla viva voce di Desirée che il 1 marzo ha condiviso la sua esperienza con i partecipanti a un incontro organizzato all’ospedale Moscati: l’occasione l’inaugurazione della nuova sala del Centro trapianti del midollo osseo del reparto di Ematologia dell’ospedale San Giuseppe Moscati. Una sala fantastica dotata di apparecchiature multimediali e sistemi di connessione audio e video donati dall’Associazione donatori e volontari personale Polizia di Stato (Advps).

A ritrovarsi nell’auditorium della “cittadella” ospedaliera il capo della Polizia, Franco Gabrielli, donatore e convinto sostenitore dell’Associazione, il manager dell’ospedale, Angelo Percopo, il direttore ematologia dell’ospedale San Giuseppe Moscatisi, Nicola Cantore, presidente nazionale dell’Advps, Claudio Saltari e il presidente regionale della Campania, Rizieri Annunziata. 

Nel corso dell’iniziativa, moderata da Generoso Picone, direttore de Il Mattino di Avellino, sono stati illustrati i risultati e i programmi dell’associazione Donatorinati (nuovo brand dell’Advps) Polizia di Stato della Campania, che ha visto proprio nel progetto Desirée una delle iniziative più significative. Il capo della Polizia ha ricordato il suo impegno come donatore già da dieci anni perché «donare fa bene allo spirito e anche al corpo. Grazie ad essa un mio amico ha scoperto di avere una forma di leucemia, perché il sangue di chi dona viene controllato dai medici che lo prelevano. Per questo è importante impegnarsi a diffondere il lavoro dell’associazione». Sempre Franco Gabrielli si è soffermato sui temi della solidarietà sottolineando come: «In questo progetto c’è tutta la nostra missione. La priorità resta il rispetto della legalità ma la polizia ha anche l’obbligo di farsi interprete di essere al servizio dei cittadini con temi importanti come quello che la donazione impone. Donare è un atto di generosità verso gli altri ma anche verso sé stessi. Dobbiamo praticare e diffondere». 

La stessa Desirée De Marco ha raccontato la sua esperienza nella battaglia contro la leucemia. Lo ha fatto ripercorrendo i momenti più drammatici dalla scoperta del male, al trapianto del midollo osseo, sino alla guarigione e raccontando, in particolare, il suo incontro con l’Associazione la nascita e lo sviluppo del progetto che oggi porta il suo nome. 

Il progetto è nato, infatti, nove anni fa proprio dall’esperienza di solitudine della ragazza, costretta a fronteggiare lunghe degenze in una camera sterile del reparto di ematologia dell’azienda ospedaliera San Giuseppe Moscati, lontana dai suoi familiari e amici. «L’isolamento per un paziente di leucemia – ha raccontato Desirée – significa vivere in una camera con tre pareti e un vetro. Si vive in una bolla di sapone e il paziente non può uscire senza romperla. Tutto quello che si vede è sfocato, i suoni non sono chiari, si vive in un limbo». Da qui, l’idea dell’Associazione donatori volontari, condivisa e poi sviluppata con i vertici dell’azienda ospedaliera, di regalare al nosocomio di Avellino dei computer, muniti di telecamera, che potessero permettere a Desirée, anche attraverso l’ausilio di webcam, di rimanere in contatto con i propri cari e superare così l’isolamento che le rendeva ancor più gravoso un quotidiano già così pesante. 

Il progetto, finanziato con i fondi ricavati dal galà di beneficenza che si tiene ogni anno presso il teatro Carlo Gesualdo di Avellino, si è poi esteso sul territorio nazionale, grazie all’impegno di Donatorinati della Polizia di Stato. Oggi anche Pavia è dotata di camere ospedaliere, munite di analoghe apparecchiature donate dall’associazione e a breve anche altre strutture ospedaliere in Italia ne saranno muniti.

Oggi Desirée ha 27 anni e ha vinto la sua battaglia, ma l’incontro con i volontari è stato un punto di non ritorno. La ragazza si è, infatti, unita all’associazione e ne costituisce uno degli elementi più attivi e propositivi. «Se mai vi è capitato di andare a donare – ha detto – guardate me oggi, vedrete una persona reale a cui il vostro aiuto arriva». Al termine dell’iniziativa il vice capo della Polizia Matteo Piantedosi ha partecipato alla cerimonia d’inaugurazione della nuova sede dell’associazione Donatorinati della Campania, aperta nel centro polifunzionale del comune di Mercogliano. L’onlus, al motto “Donare il sangue è donare se stessi” riunisce da ben dodici anni oltre 1.000 iscritti in Campania nella sua opera di sensibilizzazione alla donazione del sangue.

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Poliziotti, donatori nati 

Intervista a Claudio Saltari presidente dell’Associazione donatori e volontaridella Polizia di Stato.

Quali sono i principali caratteri organizzativi dell’associazione e i dati relativi alle donazioni? 
L’associazione nasce nel 2003 dalla straordinaria intuizione di un piccolo gruppo di poliziotti che ha voluto recuperare e interpretare in chiave solidaristica e moderna una pratica, quella della donazione di sangue, che per le forze militari e di polizia era di fatto obbligatoria. Oggi Donatorinati – Polizia di Stato, il nuovo brand dell’Advps, è presente in 10 regioni, conta quasi 11mila iscritti e raccoglie oltre 3mila sacche di sangue all’anno, ricevendo circa 100 richieste annue di assistenza.

In che modo l’associazione promuove la cultura della solidarietà?
Anzitutto si vuol favorire e implementare il gesto della donazione tra i poliziotti. In più, Donatorinati è da tempo impegnata in progetti – quello di Desirrée su tutti ideato e realizzato da Rizieri Annunziata – e iniziative che possano contribuire alla crescita e al consolidamento di un approccio solidaristico e di assistenza verso chi vive una condizione difficile e ha bisogno di aiuto. Avverto un’attenzione sempre maggiore dei giovani verso queste tematiche ad esempio nelle giornate informative che si svolgono presso le scuole. 

Cosa significa per l’associazione l’appartenenza alla Polizia di Stato?
Da un lato, avvertiamo senza dubbio un surplus di responsabilità. Dall’altro, la professione che svolgiamo e la scelta volontaria di essere donatore credo abbiano una radice comune. Voglio far mie le parole del capo della Polizia, Franco Gabrielli, quando ha detto che per un poliziotto il gesto della donazione è la sublimazione della sua missione. Dalla sua nascita l’associazione ha fatto tanto per sostenere il percorso della solidarietà. Invito, quindi, tutti, poliziotti e non, a intraprendere una scelta di vita per aiutare le vite degli altri.

Recentemente ci sono state novità nella normativa sanitaria riguardanti i luoghi destinati alla donazione: quali problematiche sorgono per il vostro lavoro? 
Nel 2016 è stata recepita una direttiva europea che ha riclassificato l’idoneità dei siti per le raccolte cosiddette esterne, ovvero al di fuori degli ospedali, riducendone drasticamente il numero. Questo ha avuto un impatto decisamente negativo sul numero delle sacche raccolte. Donatorinati rispondendo in due modi: il primo, cercando nuove strutture idonee all’interno delle nostre caserme; il secondo, con il progetto BloodBox, per dotarsi di una propria autoemoteca. In entrambe le opzioni la sinergia con la Polizia di Stato costituisce, ancora una volta, il nostro valore aggiunto.

Roberto Donini

07/04/2017