di Lorenzo Rotondi*
Tecnologica Trento
L’antica Tridentum oggi è una città efficiente e sicura che ha investito su ricerca e sviluppo, puntando su aziende innovative e industria turistica
Ne ha viste di persone e storie la statua del Nettuno che sta sull’omonima fontana in piazza Duomo, la più conosciuta di Trento. Ha osservato la città crescere e trasformarsi, aprirsi e diventare un vivace centro con importanti relazioni con i territori più vicini e con il mondo, anche grazie a un sempre più articolato sistema dell’alta formazione e della ricerca. Trento ha un centro storico raccolto e impreziosito da bellissimi palazzi e torri, con un castello, musei, vestigia romane, come lo spazio archeologico sotterraneo, il S.a.s.s, le testimonianze della Grande guerra, quali il Forte di Cadine, le numerose chiese, come la Cattedrale di San Vigilio, e il duomo. La città ha una relazione forte con il fiume che l’attraversa e con l’ambiente naturale circostante, raggiungibile anche grazie a una rete di piste ciclopedonali che, passando da Trento, innervano, per più di 430 km, tutta la provincia. Con oltre 117mila abitanti e una popolazione universitaria che conta 16mila studenti e milletrecento tra docenti e personale dell’ateneo (la prestigiosa università è nata negli Anni ’60, fondata da Bruno Kessler) Trento è il capoluogo dell’omonima provincia autonoma e della Regione autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol. Si trova in una terra di confine, cerniera tra il nord e il sud dell’Europa, in un territorio reso famoso nel mondo dalla presenza delle Dolomiti, patrimonio dell’Umanità. I punti di forza di questa città, in origine la “Tridentum” romana, adagiata lungo le rive del fiume Adige, sono una grande attenzione alla qualità dell’ambiente naturale, la presenza di aziende innovative e di un tessuto produttivo diversificato, un’industria turistica importante, favorita in ogni stagione dalla vicinanza a montagne e laghi e dalla presenza di importanti poli di attrazione culturale come il Muse, il Museo delle scienze e il castello del Buonconsiglio. Il Museo delle scienze, insieme alla Biblioteca dell’università che conta 340mila volumi, è stato progettato da Renzo Piano. Inaugurato il 27 luglio del 2013, ha visto oltre un milione di visitatori. Il castello del Buonconsiglio, che nei secoli è stato residenza dei principi vescovi di Trento e caserma attualmente è un museo ed è parte di un sistema museale composto anche dal castello di Stenico, nelle Valli Giudicarie, da Castel Beseno, nella Valle dell’Adige, fra Trento e Rovereto, da Castel Thun, in Valle di Non e da Castel Caldes in Val di Sole.
Ma del sistema trentino di ricerca e formazione, fanno parte le fondazioni “Bruno Kessler”, anch’essa con sede a Trento, ed “Edmund Mach”, che si trova invece qualche chilometro più a nord, a San Michele all’Adige. Sul territorio si trovano altri enti, istituti, progetti, laboratori, spin off e start up nei quali operano oltre 3.800 addetti: una media di 7,3 ogni 1.000 occupati, mentre quella italiana è 4,1 e quella europea è di 5,4. Tr