Valentina Pistillo
L'eroe di Fiume
Il ricordo di Giovanni Palatucci, ultimo questore della città istriana che salvò migliaia di ebrei
“Chi salva una vita salva il mondo intero”, recita una massima del Talmud, il testo sacro degli ebrei. E proprio molti di loro sopravvissero all’arresto e alle persecuzioni nazifasciste, grazie al gesto eroico di Giovanni Palatucci, questore di Fiume nel 1944. Solo nel 1990, però, il poliziotto di Montella (AV), dove era nato nel 1909, fu proclamato dallo stato di Israele “Giusto tra le Nazioni” e il suo nome è iscritto nello Yad Vashem, il memoriale delle vittime dell’Olocausto di Gerusalemme e cinque anni dopo, in occasione della Festa della Polizia, il presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, gli conferì la Medaglia d’oro al merito civile alla memoria. Nel 2000 il Vicariato di Roma ha aperto il processo di beatificazione.
«Ci siamo accorti troppo tardi di questo straordinario personaggio – afferma il capo della Polizia Franco Gabrielli, alla commemorazione di Giovanni Palatucci presso la Scuola superiore di polizia, il 15 febbraio, in via Pier della Francesca a Roma, dopo aver deposto una corona al Sacrario dei caduti – Quest’uomo, che a 36 anni ha pagato con la propria vita, si è messo alle spalle l’Istituzione e in nome di quel sacro principio che è il rispetto per le persone,