Cristina Di Lucente
Questioni di cuore
Un aiuto concreto a chi è in difficoltà: ecco le iniziative di solidarietà realizzate dai poliziotti e dalle loro associazioni
Prossimità, vicinanza, aiuto: sono parole che chi indossa una divisa conosce bene. Per questo motivo, in parte per una sorta di Dna acquisito con l’esperienza, in parte per una qualità umana che affianca quella professionale che spesso appartiene in maniera “congenita” alle poliziotte e ai poliziotti, sono davvero molte le iniziative che si esercitano con regolarità, volte a dare un aiuto concreto ai bisognosi. Abbiamo provato a raccoglierle, anche per dimostrare che non si tratta di mera retorica, ma di una sensibilità capace di tradursi in progetti concreti, realizzati da singoli o da gruppi associati, impegnando spesso il proprio tempo libero e le proprie energie, per dare un aiuto importante là dove c’è il dolore della malattia o, ancora peggio, l’indifferenza. Un piccolo contributo lo danno anche gli abbonati di Poliziamoderna: è con loro che ci piace iniziare, per spiegare come grazie alla loro “fidelizzazione” è possibile partecipare al finanziamento del progetto che ha come fine la cura delle malattie pediatriche croniche dei figli dei poliziotti e delle poliziotte. Istituito negli Anni ’60 con la nascita del Fondo assistenza per il personale della pubblica sicurezza, l’allora Piano cronici è diventato piano Marco Valerio nel 2008, in memoria di uno dei ragazzi destinatari del progetto. La nostra rivista, d’accordo con il suo editore, il Fondo assistenza, a partire dal 2013, devolve tutti gli introiti al sostegno di questa preziosa iniziativa che prevede ogni anno l’erogazione di un contributo economico per le cure del beneficiario fino al compimento della maggiore età. Le cifre parlano chiaro: nell’ultimio triennio si è potuta registrare una crescita delle famiglie che hanno usufruito della sovvenzione passando dalle 640 del 2013 alle 725 del 2015. Già oggi è possibile prevedere una crescita ulteriore per il bilancio 2017.
Una questura per il sociale: il caso di Ancona
Sembra una vocazione naturale quella della questura di Ancona, un’attitudine a manifestare la vicinanza e un aiuto concreto a chi è in difficoltà. Tra le numerose iniziative portate avanti nel capoluogo marchigiano, ricordiamo la celebrazione del 163° anniversario della Fondazione della Polizia di Stato. Un evento che si è svolto all’insegna della solidarietà, condividendo il momento di festa con i bambini dell’ospedale pediatrico Salesi. Un incontro tra poliziotti e bambini per portare calore ai piccoli pazienti, trasformando la sala dell’ospedale in un parco giochi, siglando un “patto di amicizia” che ha aperto la strada per successivi e regolari momenti d’incontro. Puntualmente l’iniziativa è stata ripetuta in occasione del Natale, quando una rappresentanza delle varie specialità ha fatto visita all’ospedale portando doni e restando a disposizione per l’intera giornata dei bambini e delle loro famiglie. Anche la celebrazione del 164° anniversario della Fondazione si è volta seguendo lo stesso filo conduttore. Questa volta la scelta è ricaduta sul centro Bignamini di Falconara Marittima, dove opera la Fondazione don Carlo Gnocchi, che si occupa dell’assistenza e della cura dei ragazzi portatori di handicap. Durante la visita dello scorso 26 maggio, il questore, Oreste Capocasa, ha consegnato al direttore dell’Istituto apparecchiature che sfruttando il gioco aiutano i bambini con gravi disabilità. Anche la ricorrenza di san Michele Arcangelo si è trasformata in un’occasione di solidarietà: per dare un senso più profondo alla festa, i poliziotti hanno organizzato una raccolta fondi p