Da vittime a carnefici

Lo psicoterapeuta Martin Miller, figlio della psicanalista Alice Miller (nella foto in basso a destra,autrice del bestseller: Il dramma del bambino dotato e la ricerca del vero sé) svela come il fortunato libro della madre sia stato ispirato da forti componenti autobiografiche. Nel suo libro la Miller presenta il caso di un paziente affetto da comportamenti ossessivi che, fino al momento dell’analisi, erano rimasti impermeabili a qualunque tentativo di comprensione e cura. Grazie alla terapia egli riuscì finalmente a mettere in relazione queste azioni ripetitive che era costretto a compiere al particolare rapporto intercorso con la madre durante l’infanzia. Infatti fin dalla più tenera età si era dovuto impedire di cedere anche momentaneamente al pianto e alla tristezza per non turbare il precario equilibrio psichico della madre, la quale nella sua infanzia lo aveva in qualche modo preservato proprio attraverso “la gaiezza” ad ogni costo. Questa donna durante la seconda guerra mondiale era una bambina che fu costretta a vedere i propri genitori prelevati dai nazisti per essere avviati allo sterminio nelle camere a gas. Durante la sua infanzia il figlio aveva cercato inconsapevolmente di gratificare la madre confermandole di essere il