a cura di Cristina Di Lucente
Un sorriso per ricostruire
Amatrice (Ri). “Ripartiamo con un sorriso” non è solo il titolo di una manifestazione di solidarietà ma è anche quello che auspicano di fare ad Amatrice i bambini, le famiglie e il sindaco, Sergio Pirozzi, dopo il sisma del 24 agosto e quelli seguenti di ottobre. Per l’iniziativa è stato donato un camion refrigerato di otto metri, acquistato con i fondi raccolti dalla polizia di frontiera aerea di Fiumicino, in collaborazione con il Servizio polizia postale e delle comunicazioni. Il mezzo sarà consegnato all’associazione di volontariato, la Coreir (Corpo regionale di intervento rapido nel Lazio) che ne curerà la collocazione e l’uso: servirà per conservare gli alimenti deperibili e quelli per l’infanzia. Il primo cittadino ha voluto ringraziare personalmente i volontari e i poliziotti «che qui, lavorando in sinergia, fanno la differenza e costituiscono una prima forma per ricominciare» e li ha esortati a non abbandonare la popolazione, messa a dura prova dai continui terremoti. «Insieme al camion – affermano Fernando Speziali, Luca Rubei e Umberto Renzi, i tre poliziotti che con i loro colleghi della polizia di frontiera, hanno organizzato l’evento e raccolto i fondi – con l’aiuto del signor Luca Capranica, il papà della bambina che aveva consegnato a uno di noi un disegno per ringraziarci, abbiamo consegnato nella tendopoli anche vestiti, giubbotti e anfibi alle famiglie per l’inverno». Qualche giorno prima i bambini della scuola di Aranova, a Fiumicino, vicino Roma, in segno di amicizia e per manifestare la loro vicinanza, hanno inviato le loro foto con le divise dei poliziotti, e una torta in pasta di zucchero che raffigura la torre civica e l’orologio, simboli di Amatrice.
Valentina Pistillo
Cronache di frontiera
Il primo passo per l’integrazione e la pacifica convivenza tra diverse etnie, credo religiosi e stili di vita nelle grandi metropoli è la comprensione e la conoscenza reciproca. Partendo da questa premessa, la FremantleMedia sta realizzando, in collaborazione con Polizia di Stato, la seconda stagione della serie documentaristica “Cronache di frontiera”, che sarà trasmessa anche quest’anno da Sky Tg24. Dopo le periferie difficili della Capitale saranno i quartieri più poveri di Milano, a poche fermate di metropolitana dalle prestigiose vie del centro, ad essere raccontate dallo sguardo senza filtri della telecamera, attraverso storie di vita di italiani e stranieri che tentano di adattarsi e di coesistere tra mille difficoltà e insofferenze. L’intento del programma è quello di raccontare vicende reali direttamente dalle testimonianze di quei cittadini che provano a mantenere le proprie scelte nei limiti della legalità, in quartieri in cui il degrado si accompagna allo spaccio di stupefacenti e ad altre atti