Annalisa Bucchieri
Vera umanità
Umanità è la parola chiave di questo numero della rivista. Sarà perchè chiude un anno di intenso lavoro ma anche di grande dolore per il terremoto che ha colpito l’Italia centrale e la sua popolazione; sarà perchè si riferisce al mese di dicembre e all’avvicinarsi delle festività natalizie; sarà perchè è già arrivata la stima del contributo (circa 250mila euro) che anche per il 2016 Poliziamoderna - grazie agli abbonamenti dei nostri fedeli lettori e grazie alla realizzazione della rivista con le risorse interne all’amministrazione- è riuscita a dare al Piano Marco Valerio, il fondo per le cure della malattie pediatriche gravi dei poliziotti e delle poliziotte; sarà per tutto ciò che abbiamo voluto concentrarci meno sull’attività operativa, sulla preparazione scientifica, sulle tecnologie avanzate e raccontare molto più le persone che indossano la divisa arricchendola con la loro umanità.
Di questo parla lo speciale che presenta il Calendario 2017 , realizzato da un grande maestro del fotoreportage, Gianni Berengo Gardin, che ha sempre interpretato la sua professione come quella di un testimone del proprio tempo e non di un’artista alla ricerca della bellezza. Dodici scatti di “vera fotografia” (come riporta il timbro a secco che il maestro appone dietro ogni sua stampa), cioè di scatti non ritoccati nè taroccati ma che documentano la straordinaria ordinarietà dell’impegno quotidiano degli operatori della Polizia di Stato. Volti, gesti che rimandano non solo professionalità e competenza ma anche “vera umanità”, come ha voluto sottolineare il capo della Polizia, Franco Gabrielli, nel suo saluto che apre il Calendario. E vera autentica umanità trasuda dal mosaico delle iniziative di solidarietà e di welfare interno, messe in campo da poliziotte e poliziotti in tutta Italia, che abbiamo composto nel primo piano. Dall’ippoterapia del reparto a cavallo al corso di vela per ragazzi “difficili”, dalla casa per l’autismo ricavata da un bene confiscato alla camorra fino all’associazione donatori di sangue, è così vario, continuo e silenzioso l’impegno volontario che ne abbiamo voluto dare voce. Affinchè anche la foresta che cresce e non solo l’albero che cade faccia un bel pò di rumore.
Inoltre abbiamo dato voce a un importante progetto della Direzione centrale anticrimine -#questononèamore- per contrastare la violenza sulle donne. Anche in questo caso la capacità umana, oltre la professionalità, degli operatori si rivela un requisito fondamentale per aiutare le vittime. Vera umanità. Andiamone orgogliosi.