Maurizio Costanzo

Il giusto premio

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Scrivere cercando di offrire informazione nel modo più corretto possibile, non è cosa scontata

Ho accolto con piacere la notizia che quest’anno, nell’VIII edizione del Premio internazionale di giornalismo “Biagio Agnes”, viene consegnato un premio speciale alla rivista della Polizia di Stato, Poliziamoderna, il 25 giugno a Sorrento. Il mio compiacimento per questa scelta non è condizionato dal fatto che scrivo per questo giornale da molto tempo. Ritengo infatti quanto mai azzeccata l’assegnazione di un premio così prestigioso, volto a porre in evidenza quanto la comunicazione sia un gran valore. Scrivere e cercare di offrire informazione, nel modo più corretto possibile non è così scontato, soprattutto in un contesto, come quello di Poliziamoderna, in cui si tende non solo a informare il lettore di questo o di quell’avvenimento ma a diffondere valori, che non solo la Polizia di Stato ma tutte le altre forze dell’ordine non perdono mai di vista nello svolgimento quotidiano del loro importante e delicato lavoro.
Quella di Poliziamoderna, ma anche quella della pubblicistica di tutte le forze dell’ordine, è un tipo di comunicazione che, se da un lato deve soddisfare esigenze di carattere tecnico del cittadino, ossia informarlo, con la maggiore chiarezza possibile, di tutte le funzioni e le attività svolte, dall’altro porta avanti un compito più delicato che è quello di creare uno stretto rapporto di fiducia con i cittadini al fine di farli sentire protetti, al sicuro. Da una recente indagine è stato rilevato come la percezione del senso di sicurezza da parte della cittadinanza, nei confronti della Polizia di Stato, sia molto cresciuta a testimonianza del fatto che la polizia, per quanto faticoso, ha svolto nel corso del tempo, in materia di comunicazione, un ottimo lavoro.
Le riviste cartacee dimostrano, inoltre, una particolare attenzione delle forze dell’ordine nei confronti di tutti i cittadini, in quanto una società dominata dall’uso del Web, porterebbe a tagliar fuori dal servizio di informazione la fetta di individui, specialmente coloro che sono più avanti con gli anni, che hanno poca dimestichezza con Internet. È in questi casi, che la comunicazione fatta attraverso le riviste cartacee diventa uno strumento fruibile da parte di tutti i cittadini che riescono, così, a venire a conoscenza di tutte le iniziative promosse e messe in pratica dalle forze dell’ordine. Faccio i complimenti, perciò alla Polizia di Stato, da giornalista ma soprattutto da cittadino. 

23/06/2016