Luigi Lucchetti*

Autismo e rifiuto vaccinale

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Un fenomeno che, negli ultimi 30 anni, ha assunto le caratteristiche di una contestazione generalizzata diventando un serio problema sanitario

psiche 7/16

Il 2 aprile è stata la giornata mondiale dedicata alla consapevolezza sull’autismo, o per meglio dire sui disturbi dello spettro artistico. Questo è un insieme eterogeneo di disturbi del neurosviluppo che registrano un preoccupante aumento e si manifestano nei primi anni di vita, coinvolgendo l’intera personalità del soggetto, la cui eziologia è ancora largamente sconosciuta. Sono caratterizzati da difficoltà nella comunicazione e nell’interazione sociale, oltre che dalla presenza di comportamenti e interessi ristretti e ripetitivi. L’aspetto centrale della patologia, da cui non si guarisce ma che in molti casi può migliorare notevolmente specie se diagnosticata e curata precocemente, risiede nel disturbo dell’intersoggettività che coinvolge il malato e quanti si sforzano di entrare in relazione con lui, arrecando disagio e intensa sofferenza in tutti. L’importantissimo appuntamento del 2 aprile che ha visto celebri monumenti in tutto il mondo illuminarsi per l’occasione di blu, ha avuto un’imprevista anticipazione mediatica per la presa di posizione dell’attore Robert De Niro che ha annunciato di voler ospitare, nell’ambito del Tribeca Film Festival il lungometraggio Vaxxed: from cover-up to catastrophy (Vaccinati: dall’insabbiamento alla catastrofe). La pellicola è stata realizzata dall’ex-gastroenterologo inglese Andrew Wakefield, oggi medico radiato dall’albo dalle autorità sanitarie britanniche, che nel 1998 diffuse i risultati, poi risultati falsi, di

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23/06/2016