Chiara Distratis
Che imprese!
Italia nella leggenda ai Mondiali di curling che si sono svolti a Fredericton, in Canada. Per la prima volta nella storia, la nazionale azzurra di curling conquista la medaglia d’oro nel doppio misto. Autori dell’impresa gli atleti delle Fiamme oro Stefania Constantini e Amos Mosaner, già campioni olimpici a Pechino 2022 nella stessa specialità, che grazie a questo successo portano l’Italia a essere l’unica Nazione al mondo contemporaneamente campione olimpica e del mondo.
La coppia cremisi ha dimostrato la sua supremazia fin dal primo lancio: undici incontri, undici vittorie; in sequenza sono cadute Finlandia, Germania, Corea del Sud, Danimarca, Canada, Scozia (nel girone), Cina, Svezia, Olanda, Estonia in semifinale. Un percorso impeccabile che dimostra il dominio tecnico e mentale dei due atleti italiani. In finale, contro la Scozia di Jennifer Dodds e Bruce Mouat, campioni del mondo 2021, Constantini e Mosaner non hanno concesso nulla, chiudendo l’incontro con un definitivo 9-4.
Questa medaglia d’oro è il segnale forte di una disciplina, il curling, che in Italia è poco conosciuta ma che ora, grazie a questi campioni, può finalmente sognare in grande. «È un’emozione difficile da spiegare – ha dichiarato Stefania Constantini dopo la premiazione – Abbiamo dato tutto e ora possiamo dire di essere i migliori al mondo. Ci divertiamo a giocare insieme e abbiamo fatto un ottimo lavoro per crescere concentrandoci per portare a casa ogni vittoria e ogni tiro». Ha continuato Amos Mosaner: «Abbiamo giocato molto bene e il lavoro ci rende forti. Ci alleniamo insieme da anni con un obiettivo comune. Questo oro è la ricompensa per ogni sacrificio, ogni allenamento, ogni caduta e ogni risalita».
Le vittorie degli atleti cremisi potrebbero essere l’inizio di una nuova era per il curling: i successi di Constantini e Mosaner sono motivo d’ispirazione per molti giovani atleti e c’è una buona probabilità che in futuro l’Italia non sarà una presenza fissa tra le grandi potenze di questa disciplina.
MARCIA DA RECORD
Altra grande impresa italiana agli Europei a squadre di marcia a Podebrady (Repubblica Ceca): il poliziotto Massimo Stano ha trionfato nella 35 km chiudendo in 2h20:43, nuovo record del mondo abbassando di quasi un minuto il precedente detenuto dal canadese Evan Dunfee (2h21:40) e record europeo, già in suo possesso, ritoccato. Questo nuovo successo si va ad aggiungere all’oro olimpico nella 20 km di Tokyo 2021 e al titolo mondiale nella 35 km di tre anni fa a Eugene (Stati Uniti).
Massimo cambia passo, a poco più di dodici chilometri dal traguardo, non ha paura di forzare e viene premiato riuscendo a staccare nettamente il tedesco Christopher Linke) arrivato a oltre due minuti e mezzo (2h23:21) da lui e lo spagnolo Miguel Angel Lopez terzo con 2h23:48.
«L’approccio alla gara non è stato di partire per fare il record del mondo, ma la strategia era di chiudere gli ultimi venti km il più forte possibile (1h19:01 il crono dal 15° km fino al traguardo) – spiega Massimo – La mia missione era quella, poi il record del mondo è stato la conseguenza. Mi mancava un successo in questa manifestazione: è magnifico – continua il poliziotto – dopo l’infortunio della scorsa stagione e anche prima di venire qui ho avuto qualche problema, una distorsione alla caviglia tre giorni prima della partenza. È stato fatto tanto lavoro, alla fine è anche giusto cogliere un risultato come questo. Questo risultato ce lo meritiamo, sono contentissimo e me lo godrò per qualche settimana, poi c’è da pensare al resto della stagione».