Valentina Pistillo

Noi possiamo

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Anche chi è affetto da Sla potrà godersi il mare, a San Foca, nel Salento. Grazie al progetto di un poliziotto speciale

sol 6/17

Acqua verde smeraldo e falesie bianche, alternate a litorali di sabbia finissima, dove tutti possono godersi il sole e il mare. Il panorama suggestivo non è quello di una località dei Caraibi, bensì il sogno che è riuscito a realizzare nel Salento Gaetano Fuso, il poliziotto del Gabinetto della Scientifica della questura leccese, malato da quasi 4 anni di Sla, la Sclerosi laterale amiotrofica, insieme a sua moglie, Giorgia Rollo, presidente dell’Associazione 2HE-Center for human health and environment. Insieme hanno dato vita al progetto Io posso -Tutti al mare con la “Terrazza”, una spiaggia attrezzata sul litorale di San Foca, marina di Melendugno, pensata e costruita per chi soffre di Sla e altre patologie neuromotorie. E proprio per dare sostegno e aiuto a chi come Gaetano è immobilizzato, il capo della Polizia Franco Gabrielli ha firmato il 25 maggio, presso il teatro Apollo di Lecce, una convenzione tra il Dipartimento della pubblica sicurezza e l’associazione 2HE. Il progetto potrà contare, per tutta la stagione estiva, sulla collaborazione di assistenti bagnanti, ex atleti dei Gruppi sportivi Fiamme oro. Dal 12 marzo 2012, inoltre,  con la convenzione con il Cip, il Comitato italiano paralimpico, l’attività degli atleti cremisi viene svolta in armonia con i principi di tutela della salute attraverso lo sport, anche in favore delle persone affette da disabilità.
«Un giovane avvocato afroamericano con un “Yes, we can” ha sconvolto i pregiudizi e ogni forma di discriminazione – ha dichiarato a Lecce il capo della Polizia, facendo riferimento al motto di Obama – e anche in questo contesto “IO  POSSO” è una manifestazione di una forte volontà che è riuscita a fare cose straordinarie. Per questo ho eletto Gaetano nel mio personale pantheon. Credo che la sua condizione parli più di ogni altra cosa. Noi, come Polizia di Stato, siamo presenti con una nostra eccellenza, gli atleti delle Fiamme oro, per testimoniare la nostra vera missione, che è quella di stare vicini alla gente».
Il poliziotto, interamente immobilizzato, è collegato a un ventilatore polmonare attraverso una cannula tracheostomica  e comunica con un puntatore oculare. «Un esempio per tutti : determinazione e passione che lo spingono a continuare a fare e vivere», ha commentato Gabrielli.
«Gaetano ha rinunciato ai soldi raccolti dai suoi colleghi – spiega a Poliziamoderna la moglie Giorgia Rollo – chiedendo di devolverli all’associazione 2HE, per ampliare il nostro progetto e permettere sempre a più persone che hanno grandi disabilità di “prenotarsi” da tutta la Penisola per fare il bagno e di accedere gratuitamente alla struttura, che in Italia è l’unica area balneabile  attrezzata con 9 postazioni, ventilatori assistiti, palloni autoespandibili per la respirazione Ambu, macchina della tosse, sollevatori, e altri dispositivi di ausilio. Ma siamo affiancati anche da volontari e personale qualificato come infermieri e operatori socio-sanitari. E dal 15 giugno potremmo contare sugli assistenti bagnanti delle Fiamme oro, visto che per mettere in acqua i malati sono necessari non solo attrezzature specifiche, ma anche diverse persone a seconda del grado di disabilità. Inoltre – continua la presidente – chi meglio degli agenti della Polizia di Stato, proprio per il lavoro che fanno, sono così vicini al prossimo». Il progetto è stato realizzato con il comune di Melendugno, il contributo dell’Asl di Lecce e di Aisla, l’ Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica e gode del patrocinio di “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”.
Giorgia è avvocato ed è una donna straordinaria che, oltre a stare accanto al marito giorno e notte, cura gli interessi dell’associazione, le donazioni, organizza eventi di beneficenza per la raccolta fondi, necessari per la gestione della struttura, e segue le due figlie di 5 e 3 anni e mezzo. «La più piccola, Caterina – racconta – era nata da poco quando abbiamo avuto la conferma della malattia di Gaetano. Ma non ci siamo persi d’animo e mio marito, che è sempre stato dinamico e intraprendente, anche oggi, che è costretto a vivere immobilizzato, ha voluto realizzare un sogno precluso a tutti coloro che sono nelle sue stesse condizioni: fare il bagno in mare senza barriere». Francesca e Caterina sono orgogliose di questa iniziativa: «Vanno a scuola con la maglietta “Io Posso” – prosegue la mamma – e a modo loro spiegano agli amichetti come il mare possa essere alla portata di tutti». La famiglia Fuso ha un altro sogno nel cassetto: la possibilità di acquistare un camper attrezzato con pedane idrauliche, spazi adattati e sollevatori. Perchè Gaetano e Giorgia hanno promesso di accompagnare i loro due angioletti a Eurodisney.

05/06/2017