Sotto a chi tocca

Dopo Torino e Roma Poliziamoderna ha portato anche a Milano, a Tempo di Libri, la propria idea della lettura come volàno della cultura della legalità e della sicurezza

Se la presenza della nostra Rivista al Salone internazionale del Libro di Torino e a Più libri più liberi di Roma è ormai una piacevole tradizione, l’allestimento di uno stand tutto nostro alla 1^ edizione di Tempo di Libri a Milano aveva davvero il sapore di una sfida dall’esito incerto. Eppure, coerenti con la nostra linea editoriale, abbiamo portato anche sotto l’ombra della Madonnina la convinzione che i libri possano essere un formidabile volàno per la cultura della legalità e della sicurezza. In una Fiera che ruotava intorno alle lettere dell’alfabeto, Poliziamoderna ne ha scelte quattro: I come immigrazione e integrazione, F come femminicidio, S come sicurezza stradale e D come disegnatore di identikit. Intorno a ogni lettera abbiamo quindi costruito un evento attraverso la presentazione di un libro scritto da un poliziotto, trasformando così il nostro stand in luogo di discussione, di informazione e di incontro tra i visitatori della Fiera e la Polizia di Stato. Alla fine la sfida è stata vinta, come testimoniano l’interesse suscitato dalle presentazioni e i tanti commenti lasciati sui post-it dalle persone che si sono soffermate davanti alle foto del calendario di Gianni Berengo Gardin o agli scatti dei poliziotti-fotografi. Non sono poi mancati i complimenti delle molte personalità del mondo istituzionale e culturale che hanno visitato il nostro stand: dal presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, alla presidente della Camera, Laura Boldrini, dal ministro dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca, Valeria Fedeli, allo scrittore Maurizio de Giovanni.  ϖ

12/05/2017